Delaminazione dello scafo

Questo particolare fenomeno che colpisce i manufatti in vetroresina, sia scafo che coperta, è forse da considerarsi più complesso e insidioso di quello osmotico.

Più complesso ma pur sempre risolvibile, basta avere le idee chiare in merito!

Spesso mi capita di periziare imbarcazioni un pò datate, costruite in sanwich, che presentano delaminazioni, evidenti o nascoste, sullo scafo e ancor di più sulla coperta. Infatti la coperta è da molto tempo che viene costruita con la tecnica del sandwich per il notevole risparmio di peso prodotto sul dislocamento generale e l’assetto del baricentro posto più basso.

Purtroppo il sandwich dei primi anni 80 non è minimamente paragonabile a quello dei giorni nostri, oggi con la tecnica dell’infusione e del sottovuoto, insieme alle resine di nuova generazione, possiamo considerare eterno questo procedimento e, a meno che intervengano fattori traumatici, assolutamente affidabile e resistente.

Gli anni 80 sono i più “pericolosi”, dove la maggior parte dei cantieri soprattutto a vela sperimentavano questa tecnica di “leggerezza” senza conoscerne veramente i difetti. In verità ancora oggi possiamo trovare qualche piccola disattenzione da parte del costruttore, non sulla tecnica che ripeto è affidabile al 100 % ma su alcuni punti critici come i rinforzi o i fori dei sensori o delle prese a mare, montati con disattenzione, ma approfondiremo in seguito questo punto.

Qui di seguito riporto un servizio che riguarda il ripristino di una buona parte dell’opera viva di uno scafo a vela colpito da delaminazione a causa probabile di urto con l’invaso durante le operazioni di alaggio e varo e ulteriore infiltrazione di acqua di mare dalle prese a mare vicine alla zona indicata.

Premetto che l’armatore non si è accorto di nulla e ha continuato ad utilizzare la sua barca senza particolari problemi, io ho scoperto la delaminazione una volta incaricato dal nuovo acquirente interessato alla barca di visitarla per determinarne lo stato.

La delaminazione sebbene estesa ed in piena opera viva tuttavia non giustificava il mancato acquisto dell’imbarcazione che, di primario cantiere, nel complesso era da considerarsi molto buona. La riparazione se eseguita a regola d’arte assicurava l’assoluta integrità finale del manufatto.

Per questo mi sento in obbligo di segnalare come certi miei colleghi, forse meno esperti, considerino qualsiasi vizio riscontrato sulla barca periziata un motivo per dissuadere dall’acquisto anzichè individuare la strada giusta per sistemarla e renderla ancor meglio di prima. Io amo le barche e non posso tollerare questi atteggiamenti superficiali, purtroppo nell’ambiente nautico sono spuntati come funghi periti, esperti, broker e chi più ne ha più ne metta, tutto a discapito della ragione e della passione che anima chi cerca e vuole una barca, vecchia o nuova che sia.

Una breve spiegazione di cosa vuol dire barca in sandwich: è il metodo di stratificazione della vetroresina che permette di risparmiare tantissimo peso senza intaccarne la robustezza. In pratica si stratifica un sottile strato di vetroresina piena, ci si incolla uno strato di balsa (legno leggero) ultimamente si utilizzano fibre sintetiche a cellula chiusa, e si procede con un’altra stratifica di resina piena. Risultato uno spessore notevole (anche 8 cm.) quindi una forte resistenza ma un peso contenuto perchè il materiale tra i due strati di vetroresina piena è leggero. Un sandwich, appunto.

Cominciamo: il primo punto è individuare la zona delaminata, per fare questo è necessario il perito.

perizie navali

Scoperta la zona si delimita il contorno e tutta la parte da sostituire.

Si procede quindi al taglio della pelle esterna di vetroresina.

perizie nautiche

Si asporta tutto il materiale scollato e spesso impolpato d’acqua.

perizie osmosi

Si procede alla sostituzione del materiale tolto con uno nuovo di migliore caratteristiche.

perizie navali

Si procede infine alla stratificazione di tessuti e resina a ricostruire la pelle sterna.

perizie navali

Stucco e gelcoat a rifinire per ricondizionare le curvature della carena.

perizie navali

Antivegetativa e la barca è pronta, meglio di prima, assicurato.

perizie navali

Detto a parole risulta abbastanza semplice ma chiaramente il tutto deve essere eseguito da personale altamente specializzato e seguito accuratamente in tutte le sue fasi che in alcuni momenti possono essere molto delicate.

A lavoro ultimato però la soddisfazione di vedere la barca completamente e profondamente rinnovata è davvero grande.

Prima di scartare una barca che vi piace chiamatemi, valuteremo insieme che tipo di intervento necessita e quali sono i costi di ripristino, potrebbe valere la pena di non perderla…