Termografia e termocamera

L’applicazione della Termografia all’Infrarosso nel settore navale ha prodotto risultati incoraggianti sia nel controllo delle carene sia nel controllo degli impianti elettrici di bordo.
Un rilievo termografico fornisce all’armatore un quadro completo e verosimile delle condizioni effettive dell’imbarcazione, mettendolo al riparo da improvvise avarie, e consentendo una migliore programmazione di eventuali interventi tecnici.
L’utilizzo della Termografia all’Infrarosso può essere un valido aiuto nell’individuazione di zone di umidità che possono derivare anche da fenomeni osmotici. Una analisi accurata delle temperature superficiali può altresì individuare precedenti interventi di riparazione sia su scafi in composito sia su strutture in legno.

La Termografia si basa sul rilevamento delle onde elettromagnetiche nella banda dell’infrarosso, cioè invisibili all’occhio umano.
Tutti i corpi che hanno una temperatura superiore allo zero assoluto (0 Kelvin o -273,15 °C), emettono radiazioni elettromagnetiche in funzione della loro temperatura.
Misurando la radiazione emessa da qualunque tipo di materiale, apparato o impianto, è quindi possibile ottenere la sua corrispondente mappa termica. Questo strumento diagnostico, assolutamente non distruttivo, già largamente utilizzato in molti altri settori, quali industria meccanica e di processo, medicina, edilizia e restauro, geotermia, può essere una componente determinante sia per il controllo delle carene, sia per la corretta manutenzione di propulsori, invertitori e impianti elettrici di bordo.

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Infatti l’analisi dei campi termici superficiali della carena consente di individuare eventuali fratture e/o delaminazioni causate da traumi o da assorbimento di umidità dovuto anche a fenomeni osmotici, che possono determinare un indebolimento della struttura. L’analisi può essere effettuata sia su carene in stratificato di vetroresina sia su carene in legno.

La temperatura è uno dei parametri fondamentali per individuare in anticipo anomalie o malfunzionamenti a carico di propulsori ed invertitori. Infatti ogni meccanismo non adeguatamente lubrificato, o usurato tende inevitabilmente a surriscaldarsi prima di arrivare alla rottura.
Ugualmente gli impianti elettrici di bordo possono evidenziare temperature fuori norma, altrimenti invisibili, attribuibili a serraggi difettosi, assorbimento anomalo di conduttori, o con sezioni inadeguate, malfunzionamento di alternatori, motori elettrici ecc.
Un rilievo termografico può individuare tali surriscaldamenti fin dal loro insorgere, e l’elaborazione dei termogrammi può diagnosticare la causa dell’anomalia prima che si verifichi il guasto.

La nostra termocamera è in grado di apprezzare delta termici dell’ordine di centesimi di grado, fornendo dati altamente attendibili.
Le immagini termografiche acquisite saranno in seguito elaborate e valutate in conformità alle norme UNI EN 473 e ISO 9712, con rilascio di report di analisi e commento delle riprese in formato cartaceo e digitale.

L’operatore che utilizza la nostra termocamera è in possesso di Certificato di Secondo Livello per esami in Prove Non Distruttive.